Per competere è necessario concentrare gli investimenti su un unico stabilimento in Friuli.
Ai collaboratori di Gorizia offerta la possibilità di ricollocarsi presso i siti di Maniago o Campodarsego.
Campodarsego (Padova), 14 maggio 2015 – Si è tenuto oggi a Campodarsego, presso la sede principale del Gruppo, un nuovo incontro tra la Direzione Risorse Umane Carraro e i rappresentanti nazionali delle organizzazioni sindacali FIOM, FIM e UILM per affrontare il tema della chiusura di Siap Gorizia.
In tale occasione è stata ribadita da parte della società la necessità industriale di dover procedere alla cessazione delle attività di tale stabilimento. I nuovi scenari di mercato, infatti, sono strutturali e non consentono di garantire una sostenibilità economica del sito neppure in prospettiva. Nel corso dell’incontro l’azienda ha richiesto inoltre alle parti sindacali un’immediata ripartenza delle attività produttive nello stabilimento.
La decisione di concentrare gli investimenti in Friuli Venezia Giulia su di un unico stabilimento, quello più grande della Siap di Maniago specializzato nell’ingranaggeria, va intesa quindi nella direzione primaria di aumentare l'efficienza produttiva e garantire già nel breve periodo solidità e prospettive di crescita concrete – con nuove possibili assunzioni – nella Regione.
Grazie anche all'importante accordo raggiunto nel 2013 con le organizzazioni sindacali, che prevede il “ciclo continuo” nelle aree delle lavorazioni meccaniche, esistono i presupposti per un ritorno alla competitività degli stabilimenti italiani. L’ipotesi di diluire gli investimenti su più stabilimenti in Friuli indebolirebbe proprio la possibilità di competere e di consolidare la posizione di leadership all’interno dei settori di riferimento.
In funzione di ciò il Gruppo Carraro ha presentato un piano che prevede la graduale chiusura dello stabilimento di Gorizia. Ciò garantendo a tutti i collaboratori la possibilità di ricollocarsi presso la sede di Maniago (Pordenone) oppure in quella di Campodarsego.
Parallelamente è stata comunicata la necessità di avviare la procedura tecnica per la cassa integrazione guadagni straordinaria entro il mese di maggio. In caso contrario, infatti, è concreto il rischio di non poter offrire ai collaboratori dell’azienda gli opportuni ammortizzatori sociali.
L’azienda si è dichiarata disponibile a proseguire la trattativa ad oltranza per raggiungere velocemente un accordo.