Pune (India), 27 settembre 2019 – Si chiude oggi la due giorni di celebrazioni per l’anniversario dei 20 anni di attività di Carraro India, il primo stabilimento del Gruppo realizzato green field fuori dall’Italia. In tale occasione è stata anche posta la prima pietra di una nuova area produttiva che si affiancherà a quelle già esistenti nell’area di Ranjangaon (Pune) e che consentirà allo stabilimento indiano di ampliare sensibilmente la propria capacità.
“Oggi celebriamo i 20 anni dall’avvio produttivo di questo complesso industriale che nel suo insieme conta oltre 1400 collaboratori. Un numero davvero notevole, se pensiamo che la somma delle persone Carraro presenti in tutti gli stabilimenti italiani è esattamente la stessa. – ha detto Enrico Carraro, Presidente nel Gruppo, durante il proprio intervento – Ciò significa una cosa molto chiara: l’India è, e rimarrà, un punto di riferimento imprescindibile per il futuro dell’intero Gruppo. Già oggi, con oltre il 17% di quota, l’India è il primo mercato di destinazione del Gruppo. Qui, grazie alla nostra capacità di lavorare a livelli di eccellenza, il brand Carraro è riconosciuto e stimato da tutti i principali player dei nostri settori di riferimento. Carraro significa qualità, tecnologia, affidabilità”.
“L’espansione di questo sito produttivo, che prende il via proprio in occasione delle celebrazioni odierne con la posa della prima pietra, ci consentirà di allargare le nostre capacità verso nuove gamme di prodotto, quali gli assali a portale, specificamente concepite per il mercato indiano. – ha aggiunto Enrico Carraro – Si tratta di un tassello fondamentale per la futura crescita delle nostre attività a servizio sia del mercato locale sia dell’export”.
“Dobbiamo essere consapevoli che il contesto economico globale in cui operiamo oggi non è affatto facile. Gli indici di crescita vengono continuamente rivisti al ribasso. E proprio l’India, un mercato che fino a ieri ci dava grandi soddisfazioni, oggi sta registrando una congiuntura particolarmente difficile sia nel settore dell’agricoltura sia in quello del movimento terra. – ha concluso Enrico Carraro – Ma la storia ci ha insegnato che è proprio in questi momenti che vengono posate le fondamenta per la futura crescita”.