Carraro chiude l’esercizio 2021 in crescita: fatturato pari a 644 milioni di Euro (+34,5%) ed EBITDA pari a 55,2 milioni di Euro (+69,4%).
Portafoglio ordini 2022 più che positivo
Campodarsego (Padova), 29 marzo 2022 – Il CdA di Carraro SpA, leader mondiale nei sistemi di trasmissione per veicoli off-highway e trattori specializzati, ha esaminato oggi il progetto di Bilancio 2021.
“L’esercizio che ci lasciamo alle spalle si chiude con un fatturato pari a 644 milioni di Euro, in forte incremento sia rispetto ai 479 milioni del 2020 sia rispetto ai 549 milioni del 2019, anno non impattato dai lockdown connessi alla pandemia. Si tratta di un’importante crescita che testimonia la solidità del nostro Gruppo e dei nostri mercati di riferimento. In questo biennio abbiamo ulteriormente ampliato le relazioni con i nostri clienti, entrando in nuovi ambiti applicativi. – ha commentato Enrico Carraro, Presidente del Gruppo – Tra tutti si pensi al contratto INEOS, relativo agli assali per il fuoristrada Grenadier, che quest’anno entrerà nel vivo con l’avvio produttivo presso il nostro stabilimento di Maniago. O ancora all’accordo strategico con CLAAS, uno dei principali produttori mondiali di macchine per l'agricoltura, che da un lato ci porterà ad ampliare la gamma di trattori specializzati che già realizziamo per questo brand e che dall’altro lato ci consentirà di incrementare i volumi di assali e trasmissioni”.
“Il 2021 conferma anche una redditività su valori ottimali in importante crescita rispetto sia all’esercizio 2020, con oltre il 69% di incremento, sia rispetto al 2019, con oltre il 29%. – ha continuato Enrico Carraro – Tali dati sono ancora più significativi a fronte di una contingenza che ci ha visto fronteggiare importanti aumenti nei prezzi delle materie prime, la scarsità delle stesse, l’incremento del costo dei trasporti e dell’energia”.
Conflitto in Ucraina ed evoluzione della gestione
Pur a fronte di un’esposizione marginale a livello di mercato nelle aree geografiche coinvolte dal conflitto in Ucraina è costante in questi giorni il presidio del Gruppo sulla crisi in atto. C’è preoccupazione, in particolare, sugli effetti a lungo termine che la situazione potrà determinare sulle già difficili dinamiche legate alle materie prime e ai costi dell’energia nonché su un generalizzato rallentamento nella crescita dell’economia.
Si tratta di un contesto complesso che al momento vede i mercati di riferimento del Gruppo confermare la propria solidità, sia in ambito agricolo sia movimento terra, con un portafoglio 2022 previsto in ulteriore crescita rispetto all’esercizio precedente.
A fronte di tali prospettive continuano i programmi di assunzione di nuovi collaboratori nel Gruppo e per il 2022 si stima l’ingresso di oltre 70 persone negli stabilimenti italiani.